Tra maratona e trail, una domenica bestiale
in racconti di corsa  del 29 marzo 2024
di Gianvito Ottomano
Domenica scorsa gruppone Freedogs diviso tra la 21esima Maratona della Città di Roma e il Beach Trail a Positano. Tanta fatica, con avverse condizioni meteo, ma anche tanta soddisfazione. Soprattutto per i molto debuttanti.
foto Tra maratona e trail, una domenica bestiale

La ventunesima Maratona della città di Roma di domenica scorsa ha tenuto ancora una volta a battesimo sulla distanza alcuni atleti dei Freedogs. Sembra quasi che per i podisti castellanesi l'obiettivo ricorrente sia correre una quarantadue e Roma resta la meta più ambita. È quanto successo a Flavio Gentile, Nino Impedovo, Giacomo Lagravinese, Vito Montanaro e Vito Perrelli che hanno voluto ripercorrere, correndo, i luoghi simboli delle gesta dei nostri valorosi antenati. Questi ragazzi hanno sognato questa gara, la hanno preparata, si sono incitati l'un l'altro, e mai dimenticheranno tutti i passi fatti insieme. Roma li ha accolti con le sue regali bellezze da togliere il fiato, e con il calore della gente che li ha anche aiutati a non cedere alle “bizze metereologiche“ per giungere festanti all'arrivo. Per loro non ci sono stati problemi per il vento, la pioggia, le pozzanghere o i tanti sanpietrini, per loro la gioia di essere tutti arrivati vale più di un prezioso premio che hanno idealmente diviso con ben 11516 finisher, di cui 4889 stranieri. Anche Papa Francesco ha salutato i partecipanti all'evento capitolino: “Nonostante il brutto tempo siete venuti in tanti. Complimenti, siete stati molto coraggiosi, proprio come i maratoneti: vi saluto con affetto".

Non molto distanti e con una pattuglia quanto mai nutrita, altri Freedogs si sono invece dati appuntamento al Beach Trail di Positano. Ben 17 atleti risultavano iscritti a questa temuta gara, per la gioia degli specialisti Onofrio Colucci e Mimmo Mastrangelo. Alle 9:00 del mattino dalla Spiaggia Grande di Positano si partiva per i 20 km con 2210 metri di dislivello in salita, per sentieri, scale, salite e discese ripide, in totale autosufficienza. Oltre la gara, il vero protagonista sarebbe dovuto essere il territorio che viene valorizzato nei suoi angoli più nascosti e pieni di fascino attraverso queste manifestazioni, ma la pioggia caduta incessante, non ha permesso ai più di accorgersene, concentrati a rimanere vigili per evitare pericolosi capitomboli. Con tanta fatica ma anche questa è fatta.

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