Le vacanze Freedogs sono differenti
in racconti di corsa  del 24 aprile 2024
di redazione
Vito Perta sulle Alpi si è confrontato con le grandi scalate del Giro. Fabio D'Aprile ha abbandonato l'asfalto per i sentieri sterrati dei monti umbro-marchigiani. E c'è anche chi sceglie la Basilicata per una gara di (quasi) Ferragosto.
foto Le vacanze Freedogs sono differenti

Le vacanze Freedogs sono differenti. La passione per la corsa o per la bici non va in ferie, anzi "diventa" le tue ferie se sei un iscritto giallofluo. Quando le spiagge diventano troppo piene ed il sole troppo caldo, il cicloturismo diventa una scelta sempre più apprezzata. In particolare per due Freedogs che hanno voluto vivere in due modi diversi l’estate e la bici anche al di fuori delle competizioni, come strumento di viaggio e compagna di avventure.
 

Vito Perta, campione di triathlon e di podismo, ha scelto le Alpi e con la sua fedele bici da strada si è cimentato su strada affrontando alcune delle salite che hanno fatto la storia del ciclismo. Passo Manghen, Passo Rolle, San Martino di Castrozza, Borgo Valsugana e sua maestà lo Stelvio: nomi che rimandano alle imprese epiche dei miti di ogni tempo del Giro d'Italia. Solo quando ci si trova a doverle affrontare si comprende quanto possano essere ardue.
 

Fabio D'Aprile, atleta ed istruttore della squadra di triathlon e di atletica, invece, ha scelto di abbandonare l'asfalto preferendo i silenzi delle strade sterrate e i monti umbro-marchigiani. Caricata la bici con borse in stile "bikepacking" portando con sé tutto il necessario per una vera avventura in autonomia con abbigliamento, tenda, sacco a pelo, ricambi e tutto quanto necessario, ha viaggiato per 4 giorni partendo da Assisi fino a Spoleto, per percorrere la ex linea ferroviaria Spoleto-Norcia trasformata in ciclovia. Un bell'esempio di come valorizzare un'infrastruttura dismessa e valorizzare un territorio. Raggiunto Visso si continua per un anello che passa per tutti i versanti dei monti Sibillini, uno spettacolo naturale, fatto di lunghissime salite, divertenti discese, boschi e strade bianche dall'alba al tramonto fino all'ora di montare la tenda e riposare qualche ora sotto le stelle. Purtroppo sono zone ancora fortemente segnate dal terremoto del 2016: Norcia, Visso, Castelluccio, Arquata sono ridotti a cumuli di macerie, la ricostruzione è ferma, la popolazione vive ancor nei moduli abitativi ma ha deciso di non abbandonare questi posti  bellissimi, è un dovere portare la testimonianza di queste terre ferite ma non morte, che con la forza delle popolazioni di montagna continua giorno dopo giorno a ricostruirsi un futuro.
La bici è uno strumento bellissimo per viaggiare, abbastanza veloce per affrontare lunghe distanze ma sufficientemente lenta poter apprezzare e vivere i luoghi che si attraversano, un ritorno alla vera essenza di questo mezzo di trasporto.

Scelta meno avventurosa, ma non per questo meno apprezzabile per Lorenzo Pinto che, domenica 18 agosto, ha presto parte alla 43esima edizione della StraBernalda, decima tappa del CorriBasilicata, a Bernalda appunto. Affascinante circuito cittadino di 3,2 Km da percorrere per 3volte per un totale di 9,6 km: 209 atleti hanno fatto la sua stessa scelta di Pinto che ha chiuso al 78esimo posto assoluto in 4,33 minuti al km e la soddisfazione di aver trascorso un pomeriggio “assieme” alla sua passione preferita.

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