A guardare le foto o i filmati delle gare di Trail, non è difficile rimanere estasiati dai panorami mozzafiato che questi luoghi sanno regalare; questi scorci di rara bellezza distolgono le attenzioni dai veri protagonisti di queste competizioni: gli atleti. Questi superuomini delle faticose gare verticali sembrano non accorgersi dei dislivelli da superare, dei percorsi scoscesi, dei migliaia di gradini da salire, dei tanti Km da inanellare o delle segnalazioni del percorso a volte insufficienti.
A loro premia solo l'esserci stati, l'averla corsa; come se, per un pò, l'avessero fatta loro! E mai ti parleranno delle levatacce domenicali per raggiungere questi posti lontani dove svolgere una gara e poi subito dopo rientrare a casa per riprendere le loro abituali attività. Con gli occhi lucidi ti parleranno di un sontuoso piatto di pasta, offerto loro, dopo la fatica appena compiuta; o del meritato bagno nelle acque cristalline della spiaggia più famosa, o dell'amico un pò malconcio, perché scivolato, che ha comunque completato tutto il percorso; o del papà sessantaduenne che non siaccontenta di correre gare così dure e coinvolge la figlia per condividere assieme questo mix di difficoltà e spettacolarità.
Il loro premio più ambito è ritrovarsi tutti insieme alla fine, nella piazzetta del paese, per raccontarsi " a caldo " le emozioni provate. Al nostro amico FD Mimmo Mastrangelo, poi, che di suo ha sempre una visione estremamente positiva, che ama la vita tutta, quella dei valori più veri e profondi, una competizione off road, sembra avergli dato una energia che lo aiuta a superare non solo le difficoltà di quella gara, ma lo supporta tutti i giorni. Lo scorso anno si era approcciato al Trail del Dragone percorrendone la gara di 17 Km e rimanendone contagiato. Tenace com'è, quest'anno ha deciso di riprovare il percorso aumentandone i Km. Alla Amalfi Cost Ultra Trail di 33 Km di domenica scorsa, con partenza da Atrani, e poi Amalfi e Ravello, con 2250 metri di dislivello positivo, con la semplicità che gli appartiene, pur sbagliando un piccolo tratto del percorso, ha strabiliato tutti con un meritatissimo 1° posto di categoria. E con la sua spontanea genuinità divide il suo brillante risultato con tutti i suoi compagni di viaggio ed in particolar modo con l'amico Onofrio Colucci, che lo ha iniziato, contagiato e stimolato come solo un uomo di sport autentico come lui sa fare. Ora il nostro gruppo è consapevole di avere in casa due veri campioni di vita e di sport, che vogliono dispensare a tutto il gruppo il loro piacevole virus.
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