Siete Finisher, cari Ironman Freedogs!
in triathlon  del 22 dicembre 2024
di redazione
Nonostante il taglio della frazione di nuoto, ricco di sacrifici e soddisfazioni fino al tappeto di arrivo l'Ironman 70.3 Italy svoltosi domenica scorsa a Pescara
foto Siete Finisher, cari Ironman Freedogs!

“Sei un Ironman Finisher!”: queste le parole che 6 triatleti Freedogs hanno avuto l’onore, il piacere e l’orgoglio di sentirsi dire mentre percorrevano il tappeto d’arrivo dell’Ironman 70.3 Italy svoltosi a Pescara domenica 12 giugno 2016. Una gara non certo facile sulla distanza di 1.900 metri di nuoto, 91 km di bici sulle colline abruzzesi, per finire 21,1 km di corsa sul lungo mare di Pescara, resa ancora più dura dalle difficili condizioni meteo, che ha messo a dura prova non solo i muscoli, ma anche i nervi degli atleti.

 

Sulla linea di partenza per l’Atletica Castellana c’erano il presidente Pasquale Luisi reduce dalla maratona di Edimburgo ed ormai veterano dei 70.3 , assieme alla tenace Paola Marconi ed altri 4 atleti che per la prima volta affrontavano il “mezzo IM”: Rosangela Greco, Paolo Zazzera, Giuseppe Recchia e Ivano Antonacci.

 

Vento e pioggia non hanno risparmiato i nostri atleti: la capitaneria di porto infatti, dopo la partenza di un primo gruppo di “elite” ed a pochi istanti dalla partenza degli altri atleti ha revocato l’autorizzazione a svolgere la gara in mare per motivi di sicurezza, rendendosi conto delle condizioni proibitive del mare. Dall’esterno questo può essere visto positivamente, quasi uno “sconto di pena” ma non per 1400 atleti che per 4 mesi si sono preparati meticolosamente e faticosamente nel cercare il loro limite e che hanno accettato con molto dispiacere questo taglio. Ma il mare era realmente impraticabile e si sarebbe messo a repentaglio la vita degli atleti.

Un po’ di rammarico quindi per non aver potuto godere della frazione di nuoto, ma  90 km di ciclismo con un dislivello di 1000 metri e 21 km di corsa rappresentano la parte più dura della competizione ed allo “start” la delusione e la rabbia hanno lasciato subito posto alla grinta.

L’abitudine ai lunghi allenamenti sulle nostre colline pugliesi assieme ad un panorama bellissimo, la carica del pubblico, ma soprattutto la determinazione hanno spinto tutti i Freedogs al traguardo, con un ottimo percorso in bici e una eccellente prestazione podistica, godendosi la gara fino all’ultimo metro, incuranti della pioggia che li sferzava.

Per tutti il passaggio sul tappeto d’arrivo è stata un’emozione enorme, in quegli ultimi 15 metri si rivivono tutti i sacrifici di 5 mesi, fatti di allenamenti all’alba o la sera, incastrati tra lavoro e famiglia, sacrifici e tempo sottratto al sonno, al riposo per non togliere nulla alla famiglia, che è un supporto fondamentale per affrontare queste sfide, assieme alla propria squadra, con cui si condividono gli allenamenti, le ansie e le risate.

La dedica degli atleti va alle famiglie che li hanno sopportati e supportati, un pezzetto di quelle medaglie è anche loro, assieme  ad un “grazie ” al mister Fabio D’Aprile che ha seguito gli atleti nella loro preparazione di questi mesi, ma in fondo la fatica è sempre di chi corre, loro il sudore, loro la stanchezza, loro la gloria. Raggiugere un obiettivo ti cambia, ti rende un po’ migliore, un po’ più consapevole che nessun obiettivo in fondo è così lontano se lo si vuole con impegno, passione e determinazione. Si gareggia per questo, per cercare un pezzetto di sè, un pochino più in là.

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