Finalmente è arrivata questa tanto attesa quanto temuta data. Finalmente una trasferta con la squadra, e finalmente per gareggiare su una della distanze che ho sempre voluto affrontare: l' olimpico ovvero 1500 mt di nuoto, 40 km di bici e per concludere 10 km di corsa. Il drappello Freedogs è composto da Domi Ottomano, Giuseppe Recchia , Giuseppe Carella, Paolo Zazzera, Paola Marconi e me, Nanni di Vagno, all'esordio sul tale distanza.
Il percorso l'avevamo già visto e rivisto, piatto, piattone esagerato nemmeno un piccolo strappetto, nulla! La gara perfetta per Giuseppe Recchia che si sa predilige le salite. Arriviamo ad Ostia il sabato in serata: vi risparmierò dettagli sul viaggio di andata e foto dei dormienti con bava colante fatte in macchina. Ma farò un cenno alla cena, la classica cena degli atleti, leggera per non appesantirsi in vista della gara: pizza al centro, birre e amatriciana!
E dulcis in fundo un bel gelato! Giusto così per andare a dormire leggeri!
Ma eccoci alla mattina della gara a cui siamo giunti senza sabotaggi alle rispettive bici. Io sono l'unico nervoso, molte incertezze e molti dubbi sull'esito della gara e logicamente i miei carissimi colleghi non han perso occasione per "tranquillizzarmi" già dalla colazione, dove ancora una volta non ci siamo tirati indietro ripulendo il tavolo del b&b. Dopo la colazione, sistemiamo le nostre amate (ehm no... non le compagne... parlo delle bici) e ci dirigiamo verso il campo gara ed è qui che l'ansia si fa sentire sul serio.
Ultimi preparativi, sistemiamo le ragazze in zona cambio, le accarezziamo, le riguardiamo. Io nel frattempo scruto la posizione di Domi sapendo che mi sarebbe tornato utile durante la gara mentre Carella è più interessato alla fotografa.
Lasciate le bici, ci dirigiamo verso la spiaggia dove daremo il via alla nostra impresa. Ed eccoci lì schierati, in attesa del via! Sparo e si scatena il putiferio. Nella tonnara cerco di mantenere contatto con Domi, tentativo che fallisce alla seconda boa ma fortunatamente resta abbastanza vicino e ci riusciamo a beccare in zona cambio!
Presa la bici e via sul percorso, inizia a gocciolare e con le ruote in carbonio se piove sono uccelli per diabetici: i freni non frenano. Mentre siamo sul percorso dal cielo scendono secchiate d'acqua e lo stato d'animo di certo non è tranquillo ma avere un compagno di squadra accanto aiuta e parecchio. Tant' è che spalleggiandoci riusciamo a concludere la frazione bike con una media superiore ai 39 km/h. Tra varie difficoltà tecniche, che purtroppo comportano molte cadute di atleti, la frazione bike termina e si parte con quella run: 10 km da correre nel boschetto li vicino composti da 4 giri da 2,5km. Dopo la bici un errore di valutazione potrebbe comportare dolori e crampi, ma siamo preparati, i consigli ricevuti da Fabio sono vitali e seguendoli riusciamo a disputare anche qui una frazione di tutto rispetto, correndo a circa 4,40' /km. All'arrivo un abbraccio con il compagno di squadra ci sta tutto. Sudore e salsedine passano in secondo piano!
La felicità è tanta e va festeggiato questo bel traguardo. Il bello della squadra è riassunto in questo momento di condivisione della gioia dopo la fatica.
Riassumendo:
Domi è il primo dei Freedogs a tagliare il traguardo in 2 ore e 15, seguito da me dopo 1 minuto, poi arriva il buon Giuseppe Carella che soffia all'ultimo km la posizione all'altro Giuseppe, Recchia, e successivamente Paola la nostra iron lady e Paolo. Un bilancio molto positivo per gli atleti impegnati in questa trasferta, non ci sono medaglie questa volta da portare a casa, ma tanto divertimento ed un gruppo di guasconi che rientrano felici e pronti alla prossima gara.