Al mattino seguente del Challenge di Rimini, gara di esordio per quattro atleti Freedogs Triathlon, qualcuno tra loro dichiara che la gara del giorno prima è ormai storia. Ma andiamo per ordine... A quando questi ragazzi si sono approcciati e poi innamorati di questa disciplina, a quando nemmeno immaginavano le fatiche a cui andavano incontro. La loro determinazione, i preziosi consigli del loro mister e il tempo dedicato ai tanti allenamenti incastrati tra lavoro e famiglia, li ha condotti a compiere un passo alla volta, sempre in un crescendo, negli impegni sportivi di preparazione, per presentarsi pronti allo start di una delle gare più lunghe nella triplice disciplina: Il mezzo Ironman.
La passione per questo sport, diventata il loro credo, li ha portati a compiere una impresa grande in un parterre internazionale con circa 1100 partecipanti. Domenica scorsa, sulla spiaggia di Rimini, a pochi minuti dalla partenza, sembrava che il cuore stesse per venire fuori dal petto nonostante le fascianti mute cucite addosso. La tensione e il mare piatto invogliavano ad iniziare al più presto. Quando le prime batterie si allontanano dalla spiaggia il mare si increspa di botto e sembra invaso da tante cavallette. Pian piano partono anche i nostri e comincia la nostra attesa che sembra infinita, nell'attenderli all'uscita dall'acqua dopo aver nuotato per 1900 mt. E solo dopo averli visti uscire ed incitati tutti e quattro ci sentiamo un po più sollevati. Ma la nostra serenità di spettatori dura molto poco! I quattro solo dopo pochi istanti sono sulle loro bici pronti ad affrontare un insidioso tracciato di ben 93 km. Gli speakers e la musica a palla ingannano la nostra attesa, che viene ricompensata dopo poco meno di tre ore, quando giunge il primo dei nostri eroi e poi via via gli altri. Inizia la frazione di corsa, quella più difficile, quella della resa dei conti, quella in cui se hai speso molto prima rischi di pagare dopo.
A guardarli, però, su questo circuito di 7 km sul lungomare, sembrano di aver ben gestito la frazione ciclistica. Ma correre per 21 km in terza frazione non è mai una passeggiata! Ed è proprio lì che interviene la testa! Questa ultimissima fase si corre con il cuore... poi le lacrime di gioia di questi ragazzi, giunti al traguardo festeggiando un esordio spumeggiante, ripaga loro delle fatiche e sprona tutto il gruppo a imitarli. E tutto il gruppo, con le valanghe di sms, è sembrato essere lì a festeggiare Antonio Campanella, Giuseppe Carella, Domi Ottomano e Gaetano Proietto dicendo loro: you are a finisher!